COMITATO NO AEROPORTO FROSINONE-FERENTINO – CODICI – ITALIA NOSTRA – RETE PER LA TUTELA DELLA VALLE DEL SACCO
L’aeroporto elettorale
Gli aeroporti di Viterbo e Grazzanise, per anni tra i punti di
riferimento della pianificazione ENAC del traffico del bacino
laziale-campano, sono stati ora esclusi dall’Atto di indirizzo del Piano
dello sviluppo aeroportuale del Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti, al fine di destinare risorse adeguate a due degli 11
aeroporti della Core Network, Roma Fiumicino e Napoli
Capodichino, che potranno dunque contare su un intervento
infrastrutturale di respiro nazionale. È evidente che, sotto la stretta
dei cordoni di borsa, si consolida e sistematizza il principio “via i
piccoli scali non indispensabili”. Corollario di tale decisione è però,
senza ombra di dubbio, il carattere ulteriormente fantasmagorico di un
aeroporto a Frosinone. Stupisce dunque il buon senso che nel Frusinate,
invece di inserire al primo posto dell’agenda elettorale il
potenziamento della indispensabile quanto vergognosamente bistrattata
linea ferroviaria Roma-Cassino, il candidato al Senato Francesco Scalia
prenda la palla al balzo per rispolverare il cavallo di battaglia
aeroportuale.
Poco importano a Scalia la logica dell’insostenibilità economica, tecnica e ambientale di una tale opera, sempre più evidente nel tempo. Poco importano le indagini della Corte dei Conti (ricordiamo solo la sentenza 41/2011) sulle inconcludenti attività della società ADF (Aeroporto di Frosinone), onerose per le finanze pubbliche. Poco importa che il programma del candidato alla presidenza della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, non presenti, opportunamente, alcun cenno all’aeroporto di Frosinone.
Ma sorprende anche che, nonostante l’evidente fallimento del progetto, la Provincia di Frosinone, prima presieduta da Antonello Iannarilli ed ora da Giuseppe Patrizi, nonostante detenga la maggioranza di ADF, non abbia messo in liquidità la società stessa, anche in considerazione delle dimissioni dell’ex presidente Picano. Perché tenere ancora in piedi un “carrozzone” del genere?
Questo territorio ha bisogno, con l’ausilio della Regione e dal Parlamento, di autentico sviluppo ecocompatibile e di green economy, non di sparate elettorali e di ossessioni aeroportuali.
Auspichiamo dunque, durante questa campagna elettorale, una chiara presa di posizione a riguardo di tutte le forze politiche circa il definitivo scioglimento della società ADF (più un taxi, che una società aeroportuale, su cui sono saliti per salpare verso altri lidi tanti soggetti) e il definitivo ritiro della colossale quanto inutile Variante urbanistica aeroportuale intermodale.
Francesco Bearzi - Coordinatore provinciale RETUVASA
Luigi Gabriele - Coordinatore provinciale CODICI
Marco Maddalena - Comitato No aeroporto Frosinone-Ferentino
Giulio Zinzi - Presidente Italia Nostra Ciociaria
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