lunedì 7 settembre 2009

10 buoni motivi per dire no all'aeroporto di Ferentino-Frosinone

1. Perché gli aeroporti in Italia sono già troppi e debbono essere ridotti in un quadro regionale e nazionale dei trasporti.

2. Perché la vicinanza dei Monti Lepini e dei Monti Ernici, dell’Autostrada, della Superstrada e delle industrie chimiche a rilevante rischio di incidente non garantiscono una sicurezza adeguata

3. Perché l’attività aeroportuale comporta necessariamente la dispersione nell’ambiente di prodotti altamente tossici ed inquinanti, come gli anticongelanti, cherosene ed olii minerali. Tutto questo accadrebbe all’interno della già martoriata Valle del Sacco .

4. Perché la Valle del Sacco ha già pagato troppo in termini ambientali, economici e di salute umana. All’11 di agosto a Frosinone ci sono stati 65 superamenti annui del valore massimo delle polveri sottili tollerato dalla legge: a Ciampino, dove i cittadini e le istituzioni si battono da anni per mandar via l’aeroporto, i superamenti sono stati soltanto 35 !

5. Perché dal punto di vista economico le indagini dell’Istituto di ricerca delle Camere di Commercio hanno ampiamente dimostrato che la vere carenze infrastrutturali che impediscono lo sviluppo economico della Provincia di Frosinone riguardano la rete ferroviaria, la rete idrica, la rete energetica, la rete sanitaria e la rete scolastica e formativa, per cui gli investimenti di denaro pubblico debbono andare necessariamente in quelle direzioni per essere efficaci.

6. Perché l’impatto occupazionale vantato dai promotori dell’aeroporto è molto sovrastimato rispetto agli standard rilevati dagli studi economici e non tiene conto della distruzione di posti di lavoro, come ad esempio quelli direttamente ed indirettamente collegati alla Scuola Elicotteri di Frosinone che dovrà traslocare. Inoltre lo sviluppo di un’economia locale basata sul turismo, sugli eco distretti industriali, sulla ricerca, sull’agricoltura di qualità sarebbe irrimediabilmente compromessa, con la perdita di numerosi altri posti di lavoro.

7. Perché non ci convincono le modalità del progetto: il piano prevede la cementificazione di ben 3 milioni di metri quadri di superfici, a discapito di un’intera comunità residente. Sono stati pubblicati dall’ASI Frosinone i nomi di migliaia di persone proprietarie dei terreni e abitazioni, oggetto di esproprio. Si avvia inoltre la procedura di esproprio, che prevede soli 30 giorni per le osservazioni, durante il periodo estivo (agosto), mettendo in grande difficoltà i proprietari che vogliano difendere i loro legittimi diritti.

8. Perché il piano di fattibilità presentato prevede uno sviluppo di 5 milioni di passeggeri, con 136 voli al giorno, cioè un aereo ogni dieci minuti, rendendo l’impatto di questa struttura insostenibile.

9. Perché i cittadini si sono trovati vergognosamente di fronte ad un fatto compiuto.

10. Perché la volontà politica della Regione Lazio, della Provincia di Frosinone, del Comune di Frosinone e del Comune di Ferentino, è chiarissima non dare alcuna risposta concreta all’emergenza della Valle del Sacco, affossare la possibilità di uno sviluppo ecocompatibile e destinare in realtà il territorio a progetti ad alto impatto ambientale. Confidando anche in una trasversalità politica che nei grandi affari (come la speculazione aeroportuale) non tarderà a produrre i suoi frutti. Nell’assoluto disprezzo della tutela dell’ambiente e della salute della popolazione.

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