INVITO AL CONVEGNO PIANO PER L’ECO-DISTRETTO DELLA VALLE DEL SACCO - RETE PER LA TUTELA DELLA VALLE DEL SACCO
26 febbraio 2010, ore 16.00 – Colleferro (RM) Sala Konver del BIC Lazio , via degli esplosivi.
Il Piano per l’eco-distretto della Valle del Sacco, su incarico dell’Assessorato all’Ambiente della Regione Lazio, risponde ad una forte istanza che proviene dalla società civile attiva sul territorio – come la Rete per la Tutela della Valle del Sacco- che ha trovato il sostegno più ampio di realtà associative e ambientaliste per il rilievo nazionale e paradigmatico che la questione Valle del Sacco riveste.
La grave situazione economico ambientale dell’area richiede di intraprendere con urgenza un percorso di riconversione ecologica nell’area, evitando la riproposizione di gestioni irresponsabili, speculative e dannose per il territorio. L’attuale fase di deindustrializzazione potrebbe aprire nuovi orizzonti sulla realizzazione di aree, prodotti o servizi secondo i criteri del “ciclo chiuso” (distretto eco-industriale) come previsto dall’ecologia industriale, perraggiungere gli obiettivi della dematerializzazione e dell’eco-efficienza. Il distretto eco-industriale rappresenta un ottimo strumento per incentivare e incoraggiare la cooperazione imprenditoriale in campo ambientale minimizzando gli impatti e riducendo il consumo delle risorse naturali, di materia, energetiche o idriche. L’elemento critico che consente di definire un’area di collaborazione tra imprese un vero e proprio distretto eco-industriale è l’interazione tra le imprese partecipanti e il loro ambiente naturale. Al suo interno possono essere ricompresi: gruppi di imprese di riciclaggio, di società con tecnologie ambientali, di società produttrici di “prodotti verdi”, distretti eco-industriali basati su un singolo tema ambientale, infrastrutture progettate con tecniche di eco-design. Fondamento di questo approccio è l’utilizzo della cascata energetica (la successione di trasformazioni energetiche a temperature sempre più basse) e l’uso degli scarti di produzione di un processo come input per altri processi produttivi.
Il Piano per l’Eco-Distretto permette di definire :
a) i soggetti coinvolti nella realizzazione del distretto eco-industriale;
b) i principi guida ambientali (procedure, regole, programma di gestione) che informano la realizzazione
del distretto eco-industriale;
c) i principi di ri-design del prodotto e del processo.
Il Piano per l’Eco-Distretto della Valle del Sacco ha come obiettivo di fondo la promozione del territorio in chiave sostenibile. Ciò non può prescindere dal coinvolgimento degli attori che operano nell’area e dalla creazione di una consapevolezza diffusa sulle opportunità offerte dall’innovazione in campo ambientale, valorizzando le capacità e le aspirazioni umane a “fare impresa” presenti sul territorio e il capitale sociale, ambientale e relazionale dell’area. Il Piano per l’Eco-Distretto della Valle del Sacco non costituisce un’alternativa, bensì un indirizzo comune per gli interventi di settore e i programmi già avviati o in corso d’avvio nell’area. Vuole inoltre rappresentare lo strumento attorno al quale i soggetti locali, pubblici e privati, possono fare rete.
La grave situazione economico ambientale dell’area richiede di intraprendere con urgenza un percorso di riconversione ecologica nell’area, evitando la riproposizione di gestioni irresponsabili, speculative e dannose per il territorio. L’attuale fase di deindustrializzazione potrebbe aprire nuovi orizzonti sulla realizzazione di aree, prodotti o servizi secondo i criteri del “ciclo chiuso” (distretto eco-industriale) come previsto dall’ecologia industriale, perraggiungere gli obiettivi della dematerializzazione e dell’eco-efficienza. Il distretto eco-industriale rappresenta un ottimo strumento per incentivare e incoraggiare la cooperazione imprenditoriale in campo ambientale minimizzando gli impatti e riducendo il consumo delle risorse naturali, di materia, energetiche o idriche. L’elemento critico che consente di definire un’area di collaborazione tra imprese un vero e proprio distretto eco-industriale è l’interazione tra le imprese partecipanti e il loro ambiente naturale. Al suo interno possono essere ricompresi: gruppi di imprese di riciclaggio, di società con tecnologie ambientali, di società produttrici di “prodotti verdi”, distretti eco-industriali basati su un singolo tema ambientale, infrastrutture progettate con tecniche di eco-design. Fondamento di questo approccio è l’utilizzo della cascata energetica (la successione di trasformazioni energetiche a temperature sempre più basse) e l’uso degli scarti di produzione di un processo come input per altri processi produttivi.
Il Piano per l’Eco-Distretto permette di definire :
a) i soggetti coinvolti nella realizzazione del distretto eco-industriale;
b) i principi guida ambientali (procedure, regole, programma di gestione) che informano la realizzazione
del distretto eco-industriale;
c) i principi di ri-design del prodotto e del processo.
Il Piano per l’Eco-Distretto della Valle del Sacco ha come obiettivo di fondo la promozione del territorio in chiave sostenibile. Ciò non può prescindere dal coinvolgimento degli attori che operano nell’area e dalla creazione di una consapevolezza diffusa sulle opportunità offerte dall’innovazione in campo ambientale, valorizzando le capacità e le aspirazioni umane a “fare impresa” presenti sul territorio e il capitale sociale, ambientale e relazionale dell’area. Il Piano per l’Eco-Distretto della Valle del Sacco non costituisce un’alternativa, bensì un indirizzo comune per gli interventi di settore e i programmi già avviati o in corso d’avvio nell’area. Vuole inoltre rappresentare lo strumento attorno al quale i soggetti locali, pubblici e privati, possono fare rete.
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