L’aeroporto di Ferentino-Frosinone continua inesorabilmente a compiere importanti passi amministrativi. Tra le ambiguità e i silenzi dei politici, che hanno sempre presentato il progetto come occasione irripetibil di sviluppo per l’economia ciociara, occultando le negative ripercussioni del progetto per il territorio dell Valle del Sacco e la salute della popolazione.
Cominciano ora a definirsi i contorni reali dell’impatto sul territorio , infatti, sono stati pubblicati dall’ASI Frosinone i nomi di migliaia di persone proprietarie dei terreni, oggetto di esproprio. Ben 300 ettari di territorio, che cambiano destinazione passando a servizi aeroportuali L’accelerazione del progetto da parte dell’ASI assume dei contorni poco chiari. Si comincia a espropriare una fetta consistente di territorio senza sapere esattamente cosa se ne farà. Infatti la procedura di Variante ASI è iniziata in Regione, ma manca ancora l’approvazione, che evidentemente l’ASI Frosinone confida positiva. Ma soprattutto, non è ancora stato approvato in conferenza di servizi il progetto di fattibilità dell’aeroporto. Quindi si espropria senza progetto! Queste cose accadono solo in Ciociaria. E ricordiamo che solo il privato vincitore della futura gara d’appalto in project financing, se mai ci sarà, a conclusion dell’intera procedura regionale, indennizzerà materialmente i proprietari .
Cominciano ora a definirsi i contorni reali dell’impatto sul territorio , infatti, sono stati pubblicati dall’ASI Frosinone i nomi di migliaia di persone proprietarie dei terreni, oggetto di esproprio. Ben 300 ettari di territorio, che cambiano destinazione passando a servizi aeroportuali L’accelerazione del progetto da parte dell’ASI assume dei contorni poco chiari. Si comincia a espropriare una fetta consistente di territorio senza sapere esattamente cosa se ne farà. Infatti la procedura di Variante ASI è iniziata in Regione, ma manca ancora l’approvazione, che evidentemente l’ASI Frosinone confida positiva. Ma soprattutto, non è ancora stato approvato in conferenza di servizi il progetto di fattibilità dell’aeroporto. Quindi si espropria senza progetto! Queste cose accadono solo in Ciociaria. E ricordiamo che solo il privato vincitore della futura gara d’appalto in project financing, se mai ci sarà, a conclusion dell’intera procedura regionale, indennizzerà materialmente i proprietari .
Si avvia inoltre la procedura di esproprio, che prevede soli 30 giorni per le osservazioni, durante il periodo estivo, mettendo in grande difficoltà i proprietari che vogliano difendere i loro legittimi diritti.
L’aeroporto di Frosinone sembra così raggiungere in tutta fretta il suo obiettivo primario: una colossale speculazione edilizia orchestrata da potenti lobby politico-economiche.
Per quanto riguarda l’opera della Regione Lazio, che ha avviato ma non ancora approvato la procedura di Variante ASI, essa il 29/07/2009 ha sborsato altri 3 milioni di euro con la manovra di assestamento di bilancio a titolo di partecipazione alla società Aeroporti Di Frosinone, che si aggiungono ai 5 milioni di euro già erogati dalla gestione Marrazzo. Ciò per una provincia che si vede tagliare dal piano regionale a colp d’ascia i servizi sanitari.
La Valutazione Ambientale Strategica sbandierata dalla Regione come garanzia dell’opera si dimostra un inganno, visto che si iniziano gli espropri prima del suo compimento! Evidentemente è già stato garantito il parere positivo al principale sponsor dell’aeroporto, l’attuale Assessore regionale Scalia.
La volontà politica della Regione Lazio, del Comune di Frosinone e del Comune di Ferentino, tutti guidati dal centrosinistra, è chiarissima, così come lo è stata quella dell’Amministrazione provinciale uscente, sempre di centrosinistra: non dare alcuna risposta concreta all’emergenza della Valle del Sacco, affossare la possibilità di uno sviluppo sostenibile (agricoltura, allevamento, turismo, servizi e industrie a basso impatto ambientale), parlare fumosamente di ecodistretti industriali, e destinare in realtà il territorio a progetti logistici e industriali ad alto impatto ambientale e all’incenerimento rifiuti ordinari e speciali, sottraendoli ad altre province. Confidando anche in una trasversalità politica che nei grandi affari (come la speculazione aeroportuale) non tarderà a produrre i suoi frutti. Nell’assoluto disprezzo della tutela dell’ambiente e della salute della popolazione, più avvezza di altre a subire l’operato di consolidate clientele politiche.
La Rete per la Tutela della Valle del Sacco non lascerà i cittadini e l’ambiente senza difese, e promuoverà azioni collettive, anche a livello legale, per bloccare le procedure aeroportuali in corso. Invitiamo i cittadini a unirsi a una battaglia che deve avere la massima partecipazione popolare.
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