martedì 28 agosto 2012

AEROPORTO UN "SOGNO" MAI INIZIATO

AEROPORTO UN "SOGNO" MAI INIZIATO

Abbiamo atteso un po’, prima di entrare nel dibattito dell’ aeroporto di Frosinone, abbiamo cercato di capire cosa ci fosse di nuovo. La gestione del progetto aeroporto è arrivato nella sua fase più “schizofrenica”, ormai è chiaro a tutti che il progetto aeroportuale rappresenta un castello di sabbia che per più di dieci anni ha assorbito risorse economiche pubbliche e nel quale “parcheggiare” uomini legati alla all’establishment politico provinciale.
Un aeroporto, che negli anni si è in modo perpetuo prima allungato e poi ristretto come un elastico, per far fronte alle figuracce rimediate di fronte agli organi competenti, da parte dell’ imbarazzante gestione della Società Aeroporto di Frosinone e degli enti locali coinvolti ( Comune di Ferentino, Comune di Frosinone e Provincia di Frosinone). Una tecnica molto usata dall’ attuale presidente della Società Aeroporto di Frosinone, che pur di rimanere in sella, rimodula in modo frequente il progetto una volta aeroporto da milioni di passeggeri e poi eliporto , per smentirsi di nuovo e tornare al progetto iniziale per fronteggiare l’avanzata della Provincia di Latina nella contesa aeroportuale!
L’ultima sentenza del TAR sull’annullamento degli espropri è solo la punta dell’iceberg, dell’ inefficienza della macchina amministrativa, come non menzionare anche il ricorso al TAR fatto dall’ex Presidente della Provincia contro la decisione negativa sull’assegnazione dello scalo aeroportuale sotto il governo Prodi o l’incarico dato all’ “ambasciatore aeroportuale” Luttwak, azioni sempre sostenute con soldi pubblici dell’ente provinciale
Risorse umane ed economiche gettate su un progetto fumoso fin dall’inizio, che secondo i promotori avrebbe dovuto risolvere le sorti occupazionali della nostra provincia, illudendo così migliaia di giovani disoccupati del territorio
Una cosa è certa, per anni con questo progetto hanno lasciato un area vasta ferma che sarebbe potuta rientrare nella pianificazione virtuosa della riqualificazione ambientale ed economica della Valle del Sacco e cittadini con un avviso di esproprio sulla testa con l’ansia sia di perdere casa e sia di non poter fare nessun intervento migliorativo sui propri immobili, bloccando così anche un possibile indotto economico
Per evitare questo disastro sarebbe bastato ascoltare le nostre rivendicazioni mai faziose, ma basate su studi economici, ambientali e sociali fatti in modo volontario e gratuito, rintracciabili facilmente sulle centinaia di pagine di documenti prodotti negli anni.
Non si è voluto ascoltare i cittadini, ma mettere in piedi un grande “carrozzone”autoreferenziale senza futuro, che ha aspirato risorse della collettività e non ha permesso invece di focalizzarsi sugli aspetti reali per l’uscita virtuosa dalla crisi economica del nostro territorio.
Se il tempo e le risorse impiegato negli studi di fattibilità inconcludenti per l’aeroporto, fossero state destinate sulla riqualificazione ambientale legata al green economy e al turismo non si sarebbe risolto già qualche problema?
Adesso si parta di eliporto, ben venga una struttura legata alla protezione civile e alla prevenzione di incendi, ma può lo strumento inconcludente per 10 anni, ovvero la Società Aeroporto di Frosinone gestire questa fase?
Il costoso consiglio di amministrazione della Società Aeroporti cosa ha prodotto? Quale è stato il ruolo dei consiglieri? Dei quali difficilmente ci si ricorda addirittura il nome (!) , figuriamoci le azioni intraprese.
Noi pensiamo di no, la società così concepita è inutili ed esosa, come è poco chiara la conduzione del suo presidente che nonostante l’evidente fallimento del progetto aeroportuale, parla ancora di step con la previsione di un aeroporto per traffico civile e commerciale di grandi dimensioni
Non possono gli enti locali coinvolti con i propri uffici gestire la realizzazione di un eventuale eliporto, confrontandosi anche con la già presente scuola elicotteristica ed evitare così nuovo consumo di territorio ?
A conferma dell’inadeguatezza della Società Aeroporti di Frosinone, basta leggere le delibere regionali del finanziamento dell’opera: “ Bilancio Annuale e Pluriennale 2006 – 2009 (Legge Regionale 28.04.2006 n. 5), dove sono stanziati circa 4 milioni di euro in gran parte alla realizzazione dell’eliporto, opera mai messa in cantiere nonostante i suddetti fondi, invece si sono dirottati sulla progettazione del “fumoso” progetto
Nonostante il piano Passera che ribadisce cose già chiare da anni, come da noi spesso riportato, come mai si continua con la procedura di variante urbanistica e di Valutazione Ambientale Strategica sul progetto iniziale di grandi dimensioni, riferito ai 300 ettari?
In un momento di crisi economica, dove il governo impone forti sacrifici alle famiglie, a cosa serve invece continuare a pagare una società (ADF) inconcludente, esosa e con una linea di condotta senza timone, ma in modo molto approssimativo?
Gli enti locali coinvolti, vogliono ancora continuare in questo caos, nonostante le 722 osservazioni effettivamente protocollate dai cittadini e associazioni ( come risulta dal fascicolo delle controdeduzioni )?
Chiediamo, per il bene del nostro territorio di chiudere definitivamente l’ inutile società aeroporti, in tal senso invitiamo gli esponenti politici che hanno espresso parere negativo sul progetto aeroportuale di tradurre la propria intenzione in fatti concreti, facendo presentare ai loro eletti ordini del giorno nei consigli comunali, provinciale e regionali in tal senso.
Noi da parte nostra continueremo a vigilare con competenza e con dati alla mano, l’evolversi della situazione, chiederemo tramite lo strumento della legge 241/90 ( accesso agli atti amministrativi), la rendicontazione delle spese sostenute dalla Società Aeroporto di Frosinone, valuteremo se i cittadini danneggiati possano intraprendere azioni collettive in difesa del territorio anche di fronte alle autorità competenti , e invieremo la nostra documentazione prodotta negli anni al Ministro delle Infrastrutture, Passera, per informarlo sulla situazione “schizofrenica” relativa al progetto dell’aeroporto di Frosinone.

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