Una scelta non certo dovuta alla lungimiranza politica ma al fallimento di un progetto che non avuto mai senso di esistere, ora oggetto di indagine della magistratura. Il piano aeroportuale , infatti, non ha avuto mai un’ autorizzazione dagli organi preposti ed ha solo collezionato una serie di “ figuracce” , tra cui le dimissioni dei vari presidenti.

La storia dell’aeroporto ha monopolizzato l’azione politica per circa un decennio, portandosi dietro false illusioni e ingenti spese di denaro pubblico. Il bilancio corrente non è ancora chiuso, ma ad oggi, il dato della spesa di oltre 3 milioni di euro è un’offesa nei confronti dei tanti cittadini della nostra provincia che provano a “sopravvivere” nella morsa della crisi economica. Gli enti locali in questi anni sono venuti meno al principio del “ buon padre di famiglia” permettendo che la “follia” dell’ aeroporto andasse avanti. Una tale investimento avrebbe potuto, invece, stimolare in modo virtuoso azioni dedicate alla creazione di nuova occupazione.
Vien da chiederci se realmente è finita la questione aeroporto? Visto che ancora non viene ritirata la proposta di variante urbanistica , alimentando così dubbi su questa operazione che coinvolge circa 300 ettari di territorio di cui la gran parte agricoli e considerata l’intenzione di creare un’ennesima Società , questa volta eliportuale.
Il progetto eliportuale, che sicuramente ha un’altra dimensione, va calibrato su un progetto minore che non necessita di un ennesimo Consiglio di Amministrazione e di un’area così vasta , ma basterebbe un integrazione tra enti locali e l’attuale scuola di volo elicotteristica “Moscardini”.
In tutto questo, nessuno poi pensa al disagio causato dai cittadini residenti nell’area oggetto di proposta di variante, che per anni hanno vissuto e pianificato la loro vita in previsione di questa opera impattante che rischiava anche di privarli della propria casa (!)
Questa brutta pagina della storia della gestione del nostro territorio, non si può chiudere così semplicemente . La magistratura inquirente sicuramente farà bene il suo lavoro e saprà riconoscere eventuali reati, ma prima del giudizio della magistratura c’è quello morale . La classe politica che ha sostenuto in modo “esagerato” questo inutile progetto dovrebbe delle scuse al territorio e ai suoi cittadini e risponderne anche con eventuali passi indietro.
Marco Maddalena