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COINCIDENZE AEROPORTUALI
giovedì 25 febbraio 2010
MANIFESTAZIONE UNITARIA DEI MOVIMENTI CONTRO LE NOCIVITA’ E LE DEVASTAZIONI AMBIENTALI DEL LAZIO
COMITATI UNITI DEL LAZIO PER LA DIFESA DELLA SALUTE, DELL’AMBIENTE E
L’ AUTOGOVERNO DEI NOSTRI TERRITORI
Siamo donne e uomini che in questi anni hanno resistito all'aggressione dei loro territori da parte di chi vuole far profitto sulla salute e sull'ambiente. Siamo coloro che si sono opposti alla politica piegata agli interessi dei privati, quella politica che schiaccia i bisogni e le volontà delle popolazioni per favorire industriali e imprenditori che fanno profitto con lo sfruttamento della terra e dell’ambiente.
In questi ultimi anni le istituzioni comunali, regionali e nazionali hanno imposto con arroganza e autorità: centrali turbogas e a carbone, inceneritori e nuove discariche, la privatizzazione dell'acqua, mega aeroporti, mega autostrade, la TAV e come se non bastasse oggi si riparla di energia nucleare e a questo proposito il Lazio dovrebbe ospitare alcune centrali e siti per lo stoccaggio delle scorie.Le popolazioni locali hanno risposto a tutto questo autorganizzandosi in Comitati e lottando in prima persona contro le multinazionali che si nascondono dietro ogni grande opera:
ENEL, ENI, COLARI, CALTAGIRONE, AMA, ACEA, SORGENIA, IMPREGILO, ANSALDO...Le nostre non sono solo battaglie in difesa della nostra salute e dell'ambiente, la nostra è una lotta per restituire il potere decisionale sui territori ai cittadini che vi abitano.Non abbiamo bisogno di nuove centrali, inceneritori, autostrade, discariche, porti, aeroporti, centrali nucleari...I nostri territori vanno risanati da mondezza e dai veleni, vogliamo una mobilità basata sul ferro, la nostra acqua deve essere pubblica,per questo scenderemo in piazza anche il prossimo 20 Marzo.
La volontà popolare deve essere rispettata, nulla deve essere deciso sulla nostra testa.
Per tutte queste ragioni chiamiamo le reti sociali, i coordinamenti territoriali, le assemblee permanenti, i comitati di quartiere i/le tanti/e cittadini/e che in questi anni si sono mobilitati contro le scelte sbagliate della Regione Lazio ad una
MANIFESTAZIONE UNITARIA DEI MOVIMENTI CONTRO LE NOCIVITA’ E LE DEVASTAZIONI AMBIENTALI DEL LAZIO
Sabato 6 Marzo ore 15:00 in Piazza Santi Apostoli a Roma
Assemblea permanente NO FLY Ciampino, Comitato Fiumicino Resiste NO AL PORTO, Comitato NO COKE Alto Lazio, Comitato NO CORRIDOIO ROMA-LATINA, Comitato RISANAMENTO AMBIENTALE Guidonia, Coordinamento CONTRO L'INCENERITORE d'Albano, Rete dei Cittadini NO TURBOGAS Aprilia, RETE per la TUTELA della VALLE del SACCO
giovedì 18 febbraio 2010
mercoledì 17 febbraio 2010
CONVEGNO PER L' ECO - DISTRETTO DELLA VALLE DEL SACCO - RETUVASA

INVITO AL CONVEGNO PIANO PER L’ECO-DISTRETTO DELLA VALLE DEL SACCO - RETE PER LA TUTELA DELLA VALLE DEL SACCO
26 febbraio 2010, ore 16.00 – Colleferro (RM) Sala Konver del BIC Lazio , via degli esplosivi.
Il Piano per l’eco-distretto della Valle del Sacco, su incarico dell’Assessorato all’Ambiente della Regione Lazio, risponde ad una forte istanza che proviene dalla società civile attiva sul territorio – come la Rete per la Tutela della Valle del Sacco- che ha trovato il sostegno più ampio di realtà associative e ambientaliste per il rilievo nazionale e paradigmatico che la questione Valle del Sacco riveste.
La grave situazione economico ambientale dell’area richiede di intraprendere con urgenza un percorso di riconversione ecologica nell’area, evitando la riproposizione di gestioni irresponsabili, speculative e dannose per il territorio. L’attuale fase di deindustrializzazione potrebbe aprire nuovi orizzonti sulla realizzazione di aree, prodotti o servizi secondo i criteri del “ciclo chiuso” (distretto eco-industriale) come previsto dall’ecologia industriale, perraggiungere gli obiettivi della dematerializzazione e dell’eco-efficienza. Il distretto eco-industriale rappresenta un ottimo strumento per incentivare e incoraggiare la cooperazione imprenditoriale in campo ambientale minimizzando gli impatti e riducendo il consumo delle risorse naturali, di materia, energetiche o idriche. L’elemento critico che consente di definire un’area di collaborazione tra imprese un vero e proprio distretto eco-industriale è l’interazione tra le imprese partecipanti e il loro ambiente naturale. Al suo interno possono essere ricompresi: gruppi di imprese di riciclaggio, di società con tecnologie ambientali, di società produttrici di “prodotti verdi”, distretti eco-industriali basati su un singolo tema ambientale, infrastrutture progettate con tecniche di eco-design. Fondamento di questo approccio è l’utilizzo della cascata energetica (la successione di trasformazioni energetiche a temperature sempre più basse) e l’uso degli scarti di produzione di un processo come input per altri processi produttivi.
Il Piano per l’Eco-Distretto permette di definire :
a) i soggetti coinvolti nella realizzazione del distretto eco-industriale;
b) i principi guida ambientali (procedure, regole, programma di gestione) che informano la realizzazione
del distretto eco-industriale;
c) i principi di ri-design del prodotto e del processo.
Il Piano per l’Eco-Distretto della Valle del Sacco ha come obiettivo di fondo la promozione del territorio in chiave sostenibile. Ciò non può prescindere dal coinvolgimento degli attori che operano nell’area e dalla creazione di una consapevolezza diffusa sulle opportunità offerte dall’innovazione in campo ambientale, valorizzando le capacità e le aspirazioni umane a “fare impresa” presenti sul territorio e il capitale sociale, ambientale e relazionale dell’area. Il Piano per l’Eco-Distretto della Valle del Sacco non costituisce un’alternativa, bensì un indirizzo comune per gli interventi di settore e i programmi già avviati o in corso d’avvio nell’area. Vuole inoltre rappresentare lo strumento attorno al quale i soggetti locali, pubblici e privati, possono fare rete.
La grave situazione economico ambientale dell’area richiede di intraprendere con urgenza un percorso di riconversione ecologica nell’area, evitando la riproposizione di gestioni irresponsabili, speculative e dannose per il territorio. L’attuale fase di deindustrializzazione potrebbe aprire nuovi orizzonti sulla realizzazione di aree, prodotti o servizi secondo i criteri del “ciclo chiuso” (distretto eco-industriale) come previsto dall’ecologia industriale, perraggiungere gli obiettivi della dematerializzazione e dell’eco-efficienza. Il distretto eco-industriale rappresenta un ottimo strumento per incentivare e incoraggiare la cooperazione imprenditoriale in campo ambientale minimizzando gli impatti e riducendo il consumo delle risorse naturali, di materia, energetiche o idriche. L’elemento critico che consente di definire un’area di collaborazione tra imprese un vero e proprio distretto eco-industriale è l’interazione tra le imprese partecipanti e il loro ambiente naturale. Al suo interno possono essere ricompresi: gruppi di imprese di riciclaggio, di società con tecnologie ambientali, di società produttrici di “prodotti verdi”, distretti eco-industriali basati su un singolo tema ambientale, infrastrutture progettate con tecniche di eco-design. Fondamento di questo approccio è l’utilizzo della cascata energetica (la successione di trasformazioni energetiche a temperature sempre più basse) e l’uso degli scarti di produzione di un processo come input per altri processi produttivi.
Il Piano per l’Eco-Distretto permette di definire :
a) i soggetti coinvolti nella realizzazione del distretto eco-industriale;
b) i principi guida ambientali (procedure, regole, programma di gestione) che informano la realizzazione
del distretto eco-industriale;
c) i principi di ri-design del prodotto e del processo.
Il Piano per l’Eco-Distretto della Valle del Sacco ha come obiettivo di fondo la promozione del territorio in chiave sostenibile. Ciò non può prescindere dal coinvolgimento degli attori che operano nell’area e dalla creazione di una consapevolezza diffusa sulle opportunità offerte dall’innovazione in campo ambientale, valorizzando le capacità e le aspirazioni umane a “fare impresa” presenti sul territorio e il capitale sociale, ambientale e relazionale dell’area. Il Piano per l’Eco-Distretto della Valle del Sacco non costituisce un’alternativa, bensì un indirizzo comune per gli interventi di settore e i programmi già avviati o in corso d’avvio nell’area. Vuole inoltre rappresentare lo strumento attorno al quale i soggetti locali, pubblici e privati, possono fare rete.
martedì 16 febbraio 2010
Ecco la verità : " Pronti a spartirisi l' aeroporto"
Ecco la verità " Pronti a spartirsi l'aeroporto"
Articolo cronaca nazionale de " Il Messaggero" 16/02/2010
venerdì 12 febbraio 2010
Il Consiglio Comunale di Frosinone delibera la sospensione dei procedimenti sull' aeroporto
martedì 9 febbraio 2010
Il Consiglio Comunale di Frosinone torna a discutere la proposta di deliberazione su aeroporto presentata dal Consigliere Raffa
Il Consiglio Comunale di Frosinone giovedì 11 febbraio alle ore 18 torna a discutere la proposta di deliberazione presentata dal Cons. Francesco Raffa (gruppo La Sinistra) avente ad oggetto: “Progetto dell’aeroporto di Frosinone e Ferentino: analisi dello stato della procedura e proposta di determinazioni consequenziali”.
I cittadini sono invitati a partecipare.
giovedì 4 febbraio 2010
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