lunedì 3 maggio 2010

10 buoni motivi per dire NO all'aeroporto di Ferentino - Frosinone

1. Perché gli aeroporti in Italia sono già troppi e debbono essere ridotti in un quadro regionale e nazionale dei trasporti. Secondo l’indagine conoscitiva della Commissione dei trasporti della Camera.Il sistema aeroportuale italiano è costituito da circa 100 aeroporti di questi solo 21 superano la soglia di1 milione di passeggeri l’anno, sotto la quale stando agli esperti si lavora in perdita. (Ad es. Aeroportodi Taranto a fronte di una spesa di 100 milioni di euro nel 2006 a visto transitare appena 16passeggeri). Secondo la Commissione dei trasporti "bisogna evitare una proliferazione di aeroporti costosa, insostenibile e dannosa al Paese". Le caratteristiche geografiche dell’Italia e le sue tradizionistoriche (il forte senso di individualità dei singoli territori) sono sicuramente una delle cause che hannodeterminato la diffusione di numerosi aeroporti con volumi di traffico commercialmente limitati e sotto, ilprofilo economico, difficilmente sostenibili.

2. Perché ci sono limiti tecnici insormontabili espressi esplicitamente nella preconferenza dei servizi del 28/10/2009:

L’ ENAC (Ente nazionale per l’aviazione civile) dopo aver illustrato nella sua relazione, i limiti dovuti all’aspetto orografico, economico, aeronautico e ambientale riporta questa conclusione :

a) Si ribadisce che il piano dell’opera in questione è stato inoltrato per la sua approvazione dalla società ADF (Aeroporti di Frosinone) al di fuori dei presupposti che ne giustificano la redazione e la successiva realizzazione, mancando il preventivo orientamento di ordine pianificatorio sulla fattibilità e sostenibilità dell’intervento da parte delle istituzioni nazionali competenti.

b) L’analisi di traffico risulta inattendibile essendo trascurate le realtà future di Viterbo e Grazzanise,che entreranno nel sistema del trasporto aereo del Lazio e della Campania.

c) Il ritorno economico dell’investimento stimato per l’aeroporto di Frosinone non risulta appropriato essendo l’ipotesi di traffico non confacente alle previsioni dei futuri impianti aeroportuali nel Lazio e nella Campania.

d) Le condizioni operative della nuova infrastruttura non sono state verificate con l’autorità militare che già opera sul sito esistente e soprattutto non si rileva l’indispensabile analisi a supporto della scelta della giacitura proposta per la pista di volo. Quanto sopra individua le carenze, i limiti di potenzialità ed i condizionamenti operativi dell’infrastruttura proposta, che non inducono ad ulteriori approfondimenti.

Aeronautica Militare : è da tener presente che nei pressi esiste la scuola aeronautica di Frosinone, che è una realtà d’eccellenza, il cui personale è alle prime armi, per cui deve imparare il mestiere del volo, di qui la necessità di accorgimenti soprattutto in relazione alla sicurezza del volo. Il progetto è fortemente incompatibile con le attività di scuola. E l’eventuale spostamento della scuola non è possibile a causa delle finanze interne.

ASL FR: sottolinea che c’è carenza di rappresentazione negli elaborati, del nuovo ospedale e di alcune scuole in prossimità all’aeroporto. Questo costituisce una criticità particolare perché si tratta di elementi sensibili dal punto di vista ambientale. Altra criticità che si riscontra è che l’ARPA Lazio non è stata interpellata mentre avrebbe dovuto esprimersi sul progetto con valutazione preliminare.

Ministero dell’infrastrutture : ha espresso il suo parere negativo anche in virtù degli effetti negativi che comporterebbe il progetto ADF sull’economia e redditività locale.

3. Perché l’attività aeroportuale comporta necessariamente la dispersione nell’ambiente di prodotti altamente tossici ed inquinanti, come gli anticongelanti, cherosene ed olii minerali. Tutto questo accadrebbe all’interno della già martoriata Valle del Sacco, il progetto aeroportuale cita testualmente: la pista si svilupperà longitudinalmente lungo la direttrice della Valle del Sacco. Un’ area, quella della Valle del Sacco, dichiarata emergenza socio-economico- ambientale dal DPCM del 19/05/2005, nel 2006 è stata dichiarata sito di bonifica di interesse nazionale nella Finanziaria 2006. La provincia di Frosinone secondo il Ministero dell’ Ambiente è uno dei 50 siti più inquinati d’Italia alla pari dei casi più conosciuti di Porto Marghera e Casale Monferrato . La qualità dell’aria nella nostra provincia è una delle peggiori d’ Italia, secondo i dati ARPA Lazio al 16 marzo a Frosinone ci sono stati 45 superamenti del valore massimo delle polveri sottili tollerato dalla legge, ben 45 giorni di superamento su 75 giorni!! A tutto ciò vanno aggiunte le analisi dell’ASL RM-E del 2008, che riportano dati allarmanti sulla salute della popolazione della Valle del Sacco

4. Perché dal punto di vista economico le indagini dell’Istituto di ricerca delle Camere di Commercio hanno ampiamente dimostrato che la vere carenze infrastrutturali che impediscono lo sviluppo economico della Provincia di Frosinone riguardano la rete ferroviaria, la rete idrica, la rete energetica, la rete sanitaria e la rete scolastica e formativa, per cui gli investimenti di denaro pubblico debbono andare necessariamente in quelle direzioni per essere efficaci.

5. Perché l’impatto occupazionale vantato dai promotori dell’aeroporto è molto sovrastimato rispetto agli standard rilevati dagli studi economici. L’ aeroporto di Firenze, circa 2 milioni di passeggeri, secondo il bilancio sociale 2008 riporta 265 occupati diretti, in calo rispetto al 2009, se volessimo in assurdo raddoppiare il numero con gli indiretti si arriverebbe a circa 500 occupati totali, ma stiamo parlando di un aeroporto di grandi dimensioni e di una città metropolitana come Firenze. Inoltre non si tiene conto della distruzione di posti di lavoro, come ad esempio quelli direttamente ed indirettamente collegati alla Scuola Elicotteri di Frosinone, circa 500, che dovrà traslocare. Inoltre lo sviluppo di un’economia locale basata sul turismo, sugli eco distretti industriali, sulla ricerca, sull’ artigianato, sull’agricoltura di qualità sarebbe irrimediabilmente compromessa, visti i danni e la consumazione di ulteriore territorio con la perdita di numerosi altri posti di lavoro.

6. Perché non ci convincono le modalità del progetto: il piano prevede la cementificazione di ben 3 milioni di metri quadri di superfici, attualmente per lo più agricoli e residenziali, a discapito di un’intera comunità residente. Sono stati pubblicati dall’ASI Frosinone i nomi di migliaia di persone proprietarie dei terreni e abitazioni, oggetto di esproprio. Si avvia inoltre la procedura di esproprio, che prevede soli 30 giorni per le osservazioni, durante il periodo estivo (agosto), mettendo in grande difficoltà i proprietari che vogliano difendere i loro legittimi diritti. Avviso di esproprio non ancora ritirato, nonostante i pareri negativi degli organi tecnici, tutto ciò alimenta il sospetto di speculazioni edilizie a danno dei proprietari di terreni e case, sospetto confermato anche dall’intercettazioni dell’indagine sugli appalti del G8, dove per ben 100 volte si parla dell’aeroporto di Frosinone- Ferentino.

7. Perché è strana la vicenda dell’ aeroporto di Frosinone, prima si fa la società ADF , dal 2000, con costi per 10 anni ( finanziati completamente da capitale pubblico, gran parte fondi regionali , circa 6, 5 milioni di euro!), si fa un progetto , si avviano gli espropri, senza avere ancora l’autorizzazione e il giudizio positivo della Valutazione Ambientale Strategica!

8. Perché i cittadini si sono trovati vergognosamente di fronte ad un fatto compiuto

9. Perché perseguendo questo progetto gli enti locali proponenti ( Regione Lazio, Provincia di
Frosinone, Comune di Frosinone e Comune di Ferentino) dimostrano di non voler dare alcuna risposta concreta all’emergenza della Valle del Sacco e affossare la possibilità di uno sviluppo ecocompatibile e destinare in realtà il territorio a progetti ad alto impatto ambientale

10. Le risorse economiche impegnate per questa opera andrebbero destinate e investite in modo più proficuo per le esigenze del territorio e dei cittadini tramite:

1) La bonifica del territorio
2) La riconversione dell’apparato produttivo in eco distretti industriali
3) La ricerca e produzione di fonti rinnovabili
4) Lo sviluppo della mobilità sostenibile
5) Un polo universitario specializzato in tematiche ambientali e sanitarie nell’area Nord della Provincia
6) La promozione turistica tramite l’istituzione del Parco dei Monti Lepini e del rilancio delParco della Selva di Paliano
7) La creazione di poli culturali, ricettivi e fieristici